Cobblepot | 28 maggio 2020: Giornata Mondiale del Gioco

Mai come nel 2020, a causa del distanziamento sociale provocato dal Covid-19, il gioco, sia da tavolo che di ruolo, per i nuclei familiari ha assunto una grande importanza rispetto ad altri tipi di intrattenimento. I “nostri” giochi, quelli che in Italia ricadono ancora troppo spesso nel settore specializzato, diventano Safe, un’eccellenza per passare bene il nuovo e imposto tempo libero.

Una buona scusa per stare assieme

È una notizia circolata anche attraverso le più importanti agenzie di stampa: i giochi da tavolo, mai come in questo momento, recuperano il proprio valore all’interno delle case e della famiglie, dove gli abitanti riscoprono, anche se un po’ forzatamente, il piacere di intrattenersi. Giocare è da sempre la migliore occasione per condividere del tempo e degli spazi con altre persone.

Non rompete le scatole

Non vuole essere questa l’occasione di riaprire il dibattito tra vecchi e nuovi classici, tra giochi moderni e quelli antichi: l’importante è adottare lo strumento ideale per radunarsi, per stare bene assieme, divertendosi. Se dovete recuperarli dalla cantina, riprenderli dallo scaffale in alto dove erano stati dimenticati da tutti tranne che dalla polvere, oppure dovete ancora liberarli dal cellophane, l’importante è giocare.

Divertimento per tutti

Passare il tempo e divertirsi è un bisogno che avvertono tutti in casa, non solo i bambini. Il lavoro come i compiti, la crescita come le responsabilità, accomunano ogni componente nella necessità di ritrovarsi in uno svago. La cultura nazionale deve superare il pregiudizio che i giochi da tavolo siano o giocattoli per bambini, o astrusi e impegnativi passatempi per nerd. Provare per credere!

L’importanza delle regole

Per noi professionisti il gioco da tavolo è «strutturato» ovvero retto da un sistema più o meno complesso di regole: per poter giocare assieme e ricavarne divertimento, dobbiamo rispettare tutti le medesime condizioni e i vincoli. Chi trasgredisce è il primo a escludersi dal gioco, e da quel legame sociale che abbiamo creato partecipando e competendo.

Esercizi di consapevolezza

Il gioco diventa una perfetta rappresentazione della legalità, soprattutto in un periodo in cui riceviamo imposizioni, siamo costretti a superare le difficoltà derivanti dalle limitazioni alle nostre libertà sociali e individuali. La pratica del gioco allena la mente all’adattamento e all’organizzazione, nel rispetto delle regole, per gestire risorse e opportunità finalizzate a primeggiare con soddisfazione e appagamento.

Andrà tutto bene!

Nei giochi dobbiamo imparare a comunicare, a prendere decisioni e amministrare punti di forza e debolezze, proprio come nella vita vera. Imparare a condividere, all’interno di un gioco, “spazi” propri con quelli “avversari” equivale a promuovere un atteggiamento positivo, perché davvero si potrà dichiarare con convinzione «andrà tutto bene», anche se la partita la vince un altro giocatore.

La Giornata mondiale del Gioco

L’ONU, nel 1998 ha indetto questa ricorrenza per ricordare che le attività ludiche sono un diritto fondamentale di ogni bambino, perché lo aiutano a crescere e a socializzare. Ma già nel 1959 nella Carta dei Diritti dei Bambini, l’ONU definiva il gioco un «diritto fondamentale». Freda Kim, pioniera della diffusione delle ludoteche in Corea del Sud, chiede l’adempimento di attività ludiche in questa giornata.

Di 28 ce n'è uno… ma ne rimangono 364

Adulti e bambini, attraverso un’attività che non comporta grosse spese, devono concedere totale attenzione l'uno verso l'altro, di generazione in generazione. Una pratica rilassata, ricca di interazione umana. Giochiamo: a casa, a scuola e, se possibile, anche sul posto di lavoro. Creiamo divertimento, interagiamo e promuoviamo la crescita sana. Non solo il 28 maggio, ma partiamo da qui.